Prestiti garantiti, erogati alle imprese circa 9 miliardi

I prestiti garantiti dallo stato sono tra le misure messe in campo dal governo per sostenere le aziende italiane, con particolare attenzione alle esigenze delle tante PMI duramente provate dalla crisi economica seguita a quella sanitaria. Molte aziende italiane hanno preferito non richiederli, altre stanno invece avendo difficoltà, nonostante la copertura del 100% garantita dallo stato, ad ottenere credito dalle banche, magari per quale ritardo nel pagamento di vecchie rate.

Anche se i prestiti garantiti fino a 25.000 euro non stanno avendo il successo ipotizzato dalla nostra politica, il numero di aziende che ne stanno beneficiando è comunque decisamente ingente, al sistema bancario sono arrivate circa 175 mila richieste di prestiti (in gran parte si parla proprio di quelli fino a 25 mila euro) per un totale di credito erogato che è ad oggi di circa 9 miliardi.

Questi finanziamenti, coperti da garanzia pubblica al 100%, possono essere erogati sostanzialmente in automatico dalle banche, che non devono quindi attendere i relativi tempi di istruttoria, ma che spesso comunque non hanno ridotto la burocrazia tanto quanto si sperava.

Quasi 150.000 sono state le richieste di finanziamento relative proprio ai prestiti fino a 25 mila euro, in genere erogati a chi è considerato un buon pagatore nel giro di pochi giorni. Molte le imprese che in questo periodo si trovano a corto di liquidità e quindi necessitano non solo di credito, ma anche di averlo rapidamente in tasca. Purtroppo alcuni istituti di credito chiedono comunque garanzie aggiuntive e non snelliscono più di tanto le procedure.

Le misure governative a sostegno delle PMI prevedono anche operazioni di garanzia diretta, con percentuale di copertura che in questo caso scende dal 100 all’80%; ci sono anche operazioni di riassicurazione, che vengono coperte al 90% e la possibilità di optare per una rinegoziazione e/o un consolidamento del proprio debito con un credito aggiuntivo di almeno il 10% del totale, operazione che in questo caso ha copertura pubblica tra l’80 e il 90%.

Stiamo affrontando una non facile ripartenza e le PMI sono tra i soggetti più esposti. Molte sono state costrette alla chiusura per mesi, altre vedono comunque ridotto il loro giro d’affari e si trovano però, nonostante questo a dover sostenere spese non previste, come quelle necessarie per mettersi in regola e assicurare distanziamento sociale e sanificazione.

Crescono, in molti casi, le spese, scendono i guadagni e probabilmente il trend continuerà per alcuni mesi, questa emergenza richiede risposte rapide ed efficaci, senza dubbio i prestiti garantiti a molti faranno comodo, ma pare evidente che, complice il sistema bancario, spesso veramente troppo ingessato, non si rivelino totalmente efficaci. C’è poi da dire che in momenti di difficoltà, chiedere alle aziende di indebitarsi ulteriormente, inevitabilmente non convince tutti.

Il tessuto economico e imprenditoriale dell’Italia è forte, ma la crisi è molto seria e senza dubbio numerose realtà dovranno chiudere, si perderanno posti di lavoro e ricchezza. Bisognerà cercare soluzioni efficaci per contenere il più possibile questi fenomeni, che sono un impoverimento per la collettività.

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