Prestiti alle aziende, aumentata durata a 10 anni

Come capita ormai sempre più spesso la politica italiana usa i social per comunicare importanti novità legislative, una delle ultime è stata annunciata via Twitter da Andrea Orlando, vicesegretario del Pd ed è relativa al Decreto Liquidità per le imprese.

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Prestiti alle PMI, aumentano i limiti temporali

Il Decreto, che è all’esame delle Commissioni Attività Produttive e Finanza della Camera dei Deputati, prevede ora, grazie ad un apposito emendamento, un allungamento dei tempi previsti per la restituzione dei prestiti alle imprese, che arrivano adesso a 10 anni.

In origine l’orizzonte temporale previsto per la restituzione delle rate dei finanziamenti alle PMI italiane era fissato in 6 anni, l’aumento a 10 è stato definito un successo del Partito Democratico, che s’è battuto in prima linea per ottenerlo.

Tempi più lunghi per la restituzione significano, tra l’altro, rate più accessibili e gestibili, un vantaggio non di poco conto per le aziende in difficoltà.

Prestiti alle aziende, l’evoluzione delle domande

Intanto Mediocredito ha aggiornato i dati sull’evoluzione delle domande di finanziamento presentate dalle aziende: sono in totale circa 680 mila e nel complesso si parla di finanziamenti per oltre 12 miliardi di euro.

La gran parte di queste domande, ovvero 237.896 (dati aggiornati al 18 maggio) sono riferite ai 25 mila euro con copertura al 100% garantita dallo Stato. Si tratta di quasi 5 miliardi di credito.

Circa 12 mila invece le erogazioni in garanzia diretta, quelle coperte all’80%. Numerose anche le riassicurazioni e le rinegoziazioni di finanziamenti in corso, così come i consolidamenti dei debiti.

Finanziamenti alle imprese, di cosa c’è bisogno?

Alle imprese italiane serve liquidità, su questo non c’è dubbio. NE hanno bisogno in particolare in questo difficile momento economico, nel quale si vive all’insegna dell’incertezza, su vari fronti, ma molte comunque non hanno voluto, o potuto indebitarsi ulteriormente, nonostante le garanzie pubbliche. Le banche dal canto loro non sempre hanno saputo (o voluto) snellire, quanto avrebbero dovuto, le loro procedure, ed ecco quindi spiegato il successo, solo parziale, delle norme previste nel Decreto.

I 25 mila euro per molte aziende sono senza dubbio un’opportunità veramente molto importante, ma lo strumento non si rivela accessibile a tutte e in grado di rispondere ad esigenze spesso molto diverse tra loro.

La misura potrà contribuire concretamente al salvataggio di un certo numero di PMI, ma molte altre inevitabilmente finiranno per chiudere o comunque per lasciare a casa, nel medio o lungo periodo, alcuni dei loro dipendenti.

Fare previsioni sull’evoluzione della situazione economica è in questo momento più che mai è veramente molto complesso. Quel che è certo è che sul fronte di un più rapido e snello accesso al credito (in particolare se di piccoli importi) c’è ancora molto che si può fare.

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