Rateizzazione Agenzia delle Entrate: come funziona e come fare

La rateizzazione Agenzia delle Entrate permette di evitare di andare incontro a sanzioni pesanti che vanno a danneggiare le proprie disponibilità economiche in maniera assai pesante. Ecco come procedere per svolgere questa particolare operazione.

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Quando è possibile effettuare la rateizzazione Agenzia delle Entrate

La rateizzazione Agenzia delle Entrate è un tipo di procedura che potrà essere svolta, senza grosse complicazioni, nel momento in cui vi è un ritardo nell’effettuare il pagamento delle imposte annuali che devono essere sostenute da parte del contribuente.

Occorre sottolineare come la rateizzazione potrà essere svolta nel momento in cui viene inviato l’avviso bonario da parte della stessa agenzia, che si accorge per vie non formali del mancato pagamento delle diverse imposte.

Il contribuente, in questo caso, deve inviare una comunicazione all’Agenzia stessa, mediante raccomandata con ricevuta di ritorno, entro trenta giorni dal ricevimento dell’avviso stesso.

In questo modo sarà possibile trovare un accordo in base alla somma di denaro che il contribuente stesso deve versare.
Il piano di ammortamento e la richiesta devono essere inviate entro novanta giorni qualora l’avviso bonario viene inviato dall’Agenzia per via telematica, ad esempio tramite mail.

Pertanto la comunicazione della richiesta di rateizzazione avviso bonario è la prima procedura che deve essere svolta per suddividere il pagamento dell’imposta.

Occorre sottolineare come, a seconda del ritardo riscontrato dall’Agenzia delle Entrare, verrà applicata una piccola percentuale di interesse relativa alla somma di denaro che non è stata versata da parte dello stesso contribuente.

Sarà quindi necessario procedere in questo modo per evitare di andare incontro a delle particolari procedure negative come l’inserimento nelle cartelle di riscossione, che comportano quindi delle complicazioni per il contribuente stesso.

Come avviene la rateizzazione Agenzia delle Entrate

Per poter scoprire come viene suddiviso l’importo sarà necessario conoscere, come primo aspetto, la somma di denaro che deve essere versata e rateizzata.

Per i debiti superiori a cinquemila euro sono previste otto rate trimestrali massime mentre, nel caso in cui il debito risulti essere superiore, il numero delle rate sale a venti, le quali saranno anch’esse trimestrali.

Per conoscere nello specifico l’importo di ogni rata occorre sfruttare il calcolo ravvedimento operoso Agenzia Entrate, il quale potrà essere trovato nel sito ufficiale della stessa Agenzia. Il procedimento verrà svolto in maniera precisa e corretta senza che vi possano essere degli errori.

Per svolgere l’operazione del calcolo sarà necessario semplicemente inserire tutti i vari dati in modo tale che lo stesso calcolo possa essere svolto in maniera precisa e sarà possibile riuscire a scoprire a quanto ammonta ogni singolo tipo di rata trimestrale, indipendentemente dal fatto che si parli di un importo superiore ai cinquemila euro oppure di uno inferiore.

Pertanto, sfruttando il calcolo ravvedimento operoso Agenzia Entrate sarà possibile riuscire nell’intento di scoprire questo particolare importo in modo corretto e preciso.

Cosa accade se non si rispetta la rateizzazione Agenzia delle Entrate

Sono due i casi che non permettono di procedere con la rateizzazione dei propri debiti. Il primo di essi riguarda la mancata comunicazione da parte del contribuente nei confronti dell’Agenzia delle Entrate, ovvero quella che deve essere sfruttata per la rateizzazione avvisi bonari.

Stesso discorso nel momento in cui non si effettua il pagamento della prima rata. In entrambi i casi il contribuente verrà inserito nella cartella esattoriale che comporta il pagamento degli importi che non sono stati versati più imposte varie e sanzioni.

Il contribuente potrà rimediare al mancato pagamento della prima rata procedendo con un nuovo calcolo ravvedimento operoso Agenzia Entrate, a patto che questa operazione venga svolta entro i trenta giorni precedenti al pagamento della seconda rata.

Anche la cartella esattoriale, qualora il contribuente dovesse essere iscritto in essa, potrà essere rateizzata sfruttando il medesimo procedimento prima spiegato.

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