Buoni fruttiferi postali rendimento e calcolo

Buoni fruttiferi postali

Poste italiane buoni fruttiferi: rendimento dei buoni fruttiferi postali, calcolo dei buoni fruttiferi, come funzionano i buoni fruttiferi 3 anni plus

Negli ultimi anni, come all’epoca dei nostri nonni, la tendenza dei risparmiatori italiani, spaventati dalla crisi economica e dall’incertezza finanziaria, sta tornando ad essere quella di ricominciare a custodire gelosamente i propri risparmi sotto la mattonella in cucina o di dormire sonni sereni nascondendoli nel materasso.

Da studi recenti emerge infatti, che solo l’8% degli italiani crede nella filosofia dello spendere tutto e godersi la vita: l’italiano resta quindi, un risparmiatore che non investe più sul mattone ma va alla ricerca di investimenti sicuri e a basso rischio.

I buoni fruttiferi postali (BFP) fanno parte di questi.

buoni fruttiferi postali
buoni fruttiferi postali

Attraverso una grande campagna di marketing, Poste Italiane ha riportato l’attenzione sui Buoni Fruttiferi Postali: una forma di risparmio sicura e flessibile, ancora molto in voga in Italia e che permette a milioni di italiani di investire oltre 200 milioni di risparmi.

I Buoni Fruttiferi sono una forma di investimento a basso rischio, emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti, garantiti dallo Stato italiano e commercializzati dal Gruppo Poste Italiane sin dal 1924 in più di quattordici mila uffici postali sul territorio nazionale.

Pur essendo commercializzati dal gruppo Poste italiane, i buoni fruttiferi postali rappresentano uno strumento sicuro in quanto emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti ossia da una società finanziaria per azioni che fa capo al Ministero delle Economie e delle Finanze e garantita, quindi, direttamente dallo stato italiano.

La cassa Depositi e Prestiti è infatti una società per azioni di cui lo Stato italiano possiede la maggior parte del capitale e la restante parte è di proprietà di Fondazioni bancarie. Si occupa di gestire il Risparmio postale, investendolo e convogliandolo per il benessere e per la crescita del paese e di finanziare i principali settori di crescita: servizi pubblici e trasporti, energia, comunicazioni, ricerca.

La Cassa depositi e Prestiti rappresenta, infatti, l’istituzione a cui gli enti pubblici devono fare riferimento per lo sviluppo di qualsiasi progetto inerente lo sviluppo e la crescita delle imprese italiane. Dunque, proprio la solidità delle garanzie offerte dalla Cassa Depositi e Prestiti rende questo strumento finanziario molto sicuro: la certezza, infatti, che dai bilanci della Cassa Depositi e Prestiti emergano disponibilità pari a circa 30 miliardi di euro rassicura gli investitori sulla possibilità di far fronte al rimborso dei Buoni Fruttiferi postali in qualsiasi momento e soprattutto anche in periodi di crisi.

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Buoni fruttiferi postali come sottoscriverli

I buoni fruttiferi postali sono una particolare tipologia di investimento che prevede la restituzione del capitale, e dei relativi interessi, all’investitore alla scadenza. Considerata la semplicità di utilizzo e lo scarso rischio di perdita del capitale rappresentano la scelta più popolare tra i risparmiatori italiani, soprattutto nella fascia d’età over 65.

Sottoscrivere un buono fruttifero postale oggi, è molto più semplice di quanto fosse in passato. Il risparmiatore ha due possibilità: può recarsi presso l’ufficio di Poste italiane più vicino, munito di codice fiscale e documento d’identità, farne richiesta e versare una somma di denaro. L’operatore provvederà ad emettere i buoni fruttifero, pari alla cifra versata e sulla quale vengono periodicamente maturati degli interessi. Può ancora, comodamente da casa propria, farne richiesta online, attraverso il portale di Poste italiane inserendo le proprie generalità e compilando il form preimpostato. Per chi invece fosse titolare di un conto corrente postale è possibile procedere alla stipula del buono fruttifero online direttamente attraverso il sito di Poste Italiane.

Il titolo garantisce sempre al titolare del buono fruttifero, la restituzione della somma versata mentre gli interessi vengono riconosciuti quando saranno trascorsi 6 o 12 mesi dalla stipula, a seconda del tipo di buono fruttifero sottoscritto. Disponibili in forma cartacea o in forma dematerializzata, cioè risultanti da registrazioni contabili, per andare incontro alle esigenze di tutti i risparmiatori, i buoni fruttiferi sono sottoscrivibili anche per cifre minime e rimborsabili, in qualsiasi ufficio postale del territorio italiano.

Buoni fruttiferi postali online

Buoni fruttiferi postali online
Buoni fruttiferi postali online

Per alcune tipologie i buoni fruttiferi postali sono sottoscrivibili anche online sul sito di Poste italiane, anche per frazioni del capitale sottoscritto se dematerializzati.

La loro stipula, inoltre, non prevede commissioni e spese extra: tutti i soldi che il risparmiatore paga al momento della stipula del buono vengono infatti investiti nel buono stesso e potranno essere rimborsati al momento della riscossione. Rimborsabili a vista, anche prima della scadenza naturale, prevedono la restituzione totale dell’importo nominale versato alla stipula del buono maggiorato degli interessi maturati se liquidabili a seconda del tipo di buono stipulato. E’ importante sottolineare che i Buoni Fruttiferi non possono essere ceduti, tranne in caso di successione per morte dell’intestatario e non possono essere dati in pegno.

Buoni fruttiferi postali tassazione e rendimento

Come previsto per i titoli di stato i buoni fruttiferi postali sono soggetti ad una tassazione più bassa rispetto ad azioni, obbligazioni e al resto degli strumenti finanziari di investimento, inoltre, sui rendimenti annui di ogni buono viene effettuato un prelievo del 12,5%.I buoni postali sono soggetti all’imposta di bollo applicata ai prodotti finanziari , pari ogni anno allo 0,2% solo per importi investiti superiori a 5000 euro.

Buoni fruttiferi postali Rendimento minimo

Buoni fruttiferi postali Rendimento
Buoni fruttiferi postali Rendimento

Dall’inizio del 2016 si sta verificando una certa incertezza del mercato finanziario e azionario che rende gli investimenti in campo azionario molto più rischiosi. Naturalmente, in un contesto di incertezza ed instabilità simile la possibilità di investire in strumenti finanziari più sicuri e con rischio praticamente inesistente desta l’attenzione degli investitori.

Visto il rendimento minimo dei buoni fruttiferi postali sarebbe più corretto parlare di risparmio più che di investimento. Rappresentano infatti, più che altro, la possibilità di trarre un piccolo guadagno dai propri risparmi, fuggendo dall’incertezza dei mercati finanziari e dalla instabilità del sistema bancario.

I buoni fruttiferi hanno lo stesso rischio dei Buoni del Tesoro ma a differenze di questi ultimi, i cui prezzi possono variare sul mercato e causare perdite a breve termine per l’investitore, prevedono il rimborso per intero del valore nominale: ciò significa che il risparmiatore ha diritto al rimborso dell’intera cifra versata fino all’ultimo centesimo.

Accedendo al sito della Cassa Depositi e Prestiti www.cdp.it, è possibile scegliere il Buono Fruttifero giusto attraverso la Bussola dei Buoni fruttiferi postali.

La bussola dei Buoni fruttiferi postali (BFP) è uno strumento che permette al risparmiatore di individuare, in modo semplice e immediato, e in base al tipo di investimento e alla durata dello stesso, su quale buono fruttifero investire per avere un rendimento maggiore. Considerata , infatti, la disponibilità di fondi, le previsioni temporali future, la bussola aiuta il risparmiatore ad orientarsi nel mondo dei buoni fruttiferi per far sì che scelgano il prodotto con il rendimento più alto e il rischio più basso.

Se si accede al sito di Poste Italiane, è possibile distinguere tra un Buono Fruttifero ordinario ed un Buono Fruttifero postale dedicato ai minori.

Buono fruttiferi postali ordinari

Il buono fruttifero ordinario, emesso sin dal 1925 da Poste italiane rappresenta il prodotto storico per i risparmiatori ed è dedicato fondamentalmente ai risparmiatori che vogliono investire a lungo termine i propri risparmi con la certezza di poter, in qualsiasi momento, avere un rimborso dei fondi investiti maggiorati dagli interessi maturati. Mirano, quindi, ad avere un investimento sicuro che permetta di avere piccoli guadagni con il passare del tempo.

Il Buono Fruttifero postale dedicato ai minori è pensato per garantire ai minori, al raggiungimento del diciottesimo anno d’età, la possibilità di affrontare serenamente i propri studi o di inserirsi, partendo da una base economica nel mondo del lavoro realizzando i propri progetti o sogni nel cassetto. Possono essere intestati a minori da 0 a 16 anni e mezzo e possono essere riscossi solo al compimento del diciottesimo anno d’età. Rappresentano quindi il modo migliore per investire nel futuro dei propri figli o nipoti i propri risparmi per garantire loro una base di partenza per il loro futuro.

Buoni Fruttiferi postali ordinari hanno un rendimento annuo effettivo lordo che parte dallo 0,01% alla fine del primo anno di investimento e arriva allo 0,32% allo scoccare del 20° anno , passando per lo 0,15% nel 10° anno di investimento.
Il rimborso può avvenire in un’unica soluzione e in qualsiasi momento nel periodo di validità dal buono o in modo parziale nel caso di buoni stipulati in forma dematerializzata. Prima del compimento del primo anno, il valore del rimborso sarà pari al valore nominale al netto degli oneri fiscali eventualmente previsti. Passato il primo anno il valore del rimborso sarà pari al valore nominale al netto degli oneri fiscali eventualmente previsti maggiorato degli interessi maturati.I buoni fruttiferi postali dedicati ai minori hanno, invece, un rendimento annuo effettivo lordo relativo al periodo compreso tra la data di sottoscrizione e la data di compimento del 18° anno d’età del minore e che parte dallo 0,25% alla fine del primo anno e mezzo di investimento e arriva allo 0,50% allo scoccare del 18° anno , passando per lo 0,33% nel 10° anno di investimento.Anche nel caso dei buoni fruttiferi dedicati ai minori il rimborso può avvenire in un’unica soluzione e in qualsiasi momento nel periodo di validità dal buono o in modo parziale nel caso di buoni stipulati in forma dematerializzata.
Prima del compimento del 18° anno del minore intestatario del buono, il valore del rimborso sarà pari al valore nominale al netto degli oneri fiscali eventualmente previsti , maggiorato degli interessi maturati. Al compimento del 18° anno d’età del minore intestatario del buono fruttifero, il valore del rimborso sarà pari al valore nominale al netto degli oneri fiscali eventualmente previsti, maggiorato degli interessi maturati alla scadenza del bimestre entro cui cade il compimento del 18° anno dell’intestatario del buono fruttifero.Dal giorno successivo alla scadenza, i buoni diventano infruttiferi , cioè smettono di produrre guadagno e , passati 10 anni dalla scadenza si prescrivono.

BUONI FRUTTIFERI 3 ANNI PLUS

Tra le offerte previste da Poste italiane ma non più sottoscrivibili, i Buoni Fruttiferi 3 anni plus rappresentano la soluzione ottimale per investire i propri risparmi a medio termine. A fronte di un investimento di una durata di 3 anni, i buoni fruttiferi 3 anni plus prevedono oltre al rimborso totale del capitale investito, al netto degli oneri fiscali eventualmente previsti un rendimento certo nettamente superiore rispetto a quello previsto per i buoni fruttiferi.
Il rimborso può avvenire in un’unica soluzione e in qualsiasi momento nel periodo di validità dal buono o in modo parziale nel caso di buoni stipulati in forma dematerializzata. Il valore del imborso previsto , invece era pari al valore nominale al netto degli oneri fiscali eventualmente previsti prima dello scadere dei tre anni previsti e pari al valore nominale al netto degli oneri fiscali eventualmente previsti, maggiorato degli interessi maturati alla scadenza del terzo anno.

Calcolo buoni fruttiferi?

calcolo buoni fruttiferi
calcolo buoni fruttiferi

Ora parliamo del calcolo buoni fruttiferi. I fogli informativi allegati ai Buoni Fruttiferi in vostro possesso contengono i coefficienti di capitalizzazione necessari a calcolare l’importo del Buono.

Per fare il calcolo dei buoni fruttiferi, sarà sufficiente effettuare il prodotto tra l’importo del buono e il coefficiente di capitalizzazione relativo al periodo di riferimento.

Per chi non fosse così esperto, navigando su internet, esistono diversi siti che permettono di calcolare, comodamente da casa e dal proprio pc , il valore del Buono postale in vostro possesso. In particolare, sul sito di Poste italiane, esiste una funzione che in pochi secondi permette, senza fare interminabili file all’ufficio postale e senza registrazione, di calcolare il rendimento del Buono Postale fruttifero sia esso cartaceo o dematerializzato.

 Il procedimento per fare il calcolo dei buoni fruttiferi è molto semplice: è sufficiente collegarsi al sito di Poste italiane e avere a portata di mano la data di emissione del Buono Fruttifero postale. Una volta nel sito di Poste italiane, nella categoria Privati, è necessario selezionare Servizi finanziari e infine Buoni Fruttiferi postali. Oltre alla spiegazione delle varie tipologie di Buoni, è possibile procedere, dal menù a tendina, alla verifica del valore del Buono Fruttifero postale.

Nella pagina successiva si procede al vero e proprio calcolo: è necessario indicare la tipologia del Buono Fruttifero in possesso, la valuta e la data del rimborso per procedere al calcolo del valore del Buono. A questo punto si avrà, in maniera indicativa, il valore del Buono Fruttifero sia al lordo, sia al netto della ritenuta fiscale.
Sarà possibile simulare anche quale sarà il valore del buono alla fine del periodo prestabilito o in una qualsiasi data futura. Un’alternativa al sito di Poste italiane è il sito della Cassa Depositi e Prestiti: anche qui è possibile, collegandosi al sito, con i Buoni a portata di mano, utilizzare il tool .
Inserendo la tipologia di Buono Fruttifero postale e, in seguito, l’importo, la data di sottoscrizione e quella di rimborso è possibile verificare quale sia stato lo sviluppo del buono nel tempo ed avere una panoramica completa della maturazione degli interessi.

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