L’IRES chi la paga? Cos’è e come si calcola?

Non in pochi una volta nella vita si sono chiesti ma l’IRES cos’è? Persi nella foresta dei tributi e dei balzelli a volte non riusciamo a comprendere pienamente il loro significato e la loro funzione ma per non incappare in noiose e non di rado onerose noie fiscali è bene tener sempre a mente le scadenze e le modalità di pagamento. Naturalmente questa tassa non è immutabile quindi si potrebbe stare nella situazione in cui l’IRES 2017 presenti delle modifiche anche sostanziali rispetto a quella dell’anno precedente e così via. In questa guida andremo a rispondere ai quesiti che più ricorrono tra le domande dei contribuenti: la sua definizione, come si calcola, le novità e la prescrizione.

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IRES definizione e campi d’utilizzo

L’IRES, imposta sul reddito delle società, è stata introdotta nel 2016 tramite la Legge di Stabilità, nasce per la volontà del legislatore di rendere la legislatura italiana in materia fiscale al passo con quella dell’Unione Europea, e si configura come un’imposta personale e proporzionale con un’aliquota del 24%.

Da ciò che si apprende dall’articolo 73 del Testo unico delle imposte sui redditi, i soggetti interessati a questa tassazione sono le società di mutua assistenza, le cooperative e le società di capitali, gli enti pubblici e privati ed i trust che hanno come obiettivo principale o esclusivo l’attività commerciale e gli enti o società che non risiedono nel territorio italiano ma che operano nel nostro paese. Ai fini dell’IRES viene preso in considerazione il reddito d’impresa per le società commerciali mentre per gli enti non commerciali rientrano nelle categorie dell’IRPEF.

Scopriamo ora come si calcola l’IRES

Non è molto complicato il calcolo IRES ma bisogna fare attenzione e se non si è assolutamente sicuri farlo controllare ad un commercialista meglio se di fiducia. Alla base di questa imposta c’è il reddito ante imposte dell’impresa al quale devono essere sommate le variazioni in incremento quindi sottratte quelle in diminuzione per ottenere quello che viene definito l’utile lordo fiscale che dovrà essere moltiplicato per l’aliquota vigente. Bene, ora traduciamo questo “latinorum” per tutti coloro che non sono addetti ai lavori e che vogliono una risposta chiara: si parte dal conto economico al quale devono essere aggiunti gli aumenti che possono derivare o da maggiori entrate, anche quelle anticipate, o da diminuzione dei costi di gestione meno la diminuzione delle entrate, contando anche le somme non ancora realmente incassate, o da un aumento dei costi di gestione meno le perdite fiscali risultati dall’Unico dell’anno precedente. Bisogna tenere presente però che parlando di maggiori entrate e diminuzione delle entrate ci si riferisce solo a quelle valide ai fini fiscali.

Quando è possibile avere la prescrizione IRES?

E’ possibile per varie ragioni che l’IRES non pagata si accumuli negli anni andando a creare non pochi problemi al contribuente. Si può tuttavia sperare che il debito con l’erario non venga notificato in tempo, entro il trentuno dicembre del terzo anno dalla presentazione dell’Unico, e ciò porta alla prescrizione della tassa non pagata mentre bisogna attendere un altro anno per ottenere la prescrizione dell’accertamento fiscale.

IRES 2018: vediamo tutte le novità introdotte nella nuova legge di stabilità

Il nuovo anno non ha portato a molte novità dal punto di vista dell’imposta sui redditi delle società fatto salvo per l’abbassamento dell’aliquota dal ventisette e mezzo al ventiquattro.

IRES quando si paga e come

L’IRES si paga il 30 giugno per l’anno precedente ed il primo acconto per quello in corso ma di norma i termini vengono prorogati in base a precise disposizioni ministeriali con o senza maggiorazioni. Questa imposta viene pagata semplicemente compilando il modello F24 che può essere reperito online in formato pdf.

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