Tasse sulla seconda casa

Tasse sulla seconda casa

Le tasse sulla seconda casa sono, molto probabilmente, uno dei fattori che ci frena maggiormente dall’acquistare un’abitazione secondaria, che sia essa utilizzabile per villeggiatura o come investimento per il futuro della famiglia.

Ciò che infatti differenzia maggiormente la prima casa dalla seconda, è l’assenza di agevolazioni e quindi si dovranno pagare le imposte previste per intero, oltre che Imu e Tasi nella misura prevista dal proprio comune.

Ovviamente le aliquote da applicare, dipendono dal tipo di utilizzo che si fa.

Le cose cambiano infatti se ad esempio l’abitazione è vuota, affittata, in comodato d’uso, se affittata con contratto libero e così via.

In quali casi si pagano le Tasse sulla seconda casa

Non tutti però devono necessariamente pagare Tasi ed Imu.

Sono infatti esentati dal pagamento dell’Imu:

  • I proprietari delle abitazioni principali non di lusso, ovvero non accatastate nelle categorie A/1, A/8 e A/9, a condizione che abitino nella casa. che abitino nella casa.
  • Se sull’immobile c’è un diritto di usufrutto, il diritto di abitazione del coniuge superstite o se è stato assegnato dal giudice all’ex coniuge.
  • I fabbricati rurali strumentali, le case popolari, le abitazioni ad uso sociale e quelle assegnate dalle cooperative indivise ai soci o agli studenti, immobili non di lusso appartenente a personale di polizia, forze armate o vigili del fuoco, case possedute da soggetti ricoverati in permanenza in casa di cura.

Sono invece esenti dalla Tasi:

  • Rientrano i terreni agricoli e le abitazioni principali, ma se la casa è affittata l’inquilino deve pagare una quota della Tasi (tra il 10 e il 30%), ma solo se non ha residenza e dimora abituale nella casa, altrimenti non deve nulla. Il proprietario invece, dovrà pagare solo la quota che gli spetta senza aggiungere quella dell’inquilino e senza l’obbligo di preoccuparsi di fornirgli i dati.

tasse sulla seconda casa

Come non pagare le Tasse sulla seconda casa

Esistono diversi modi per non pagare le tasse sulla seconda casa oppure per farle calare rovinosamente.

La prima è quella di accatastare le case come unità collabenti.

Questo significa che quando si rendono gli immobili collabenti questi non hanno più rendita catastale,e quindi si azzera totalmente il conto delle tasse.

Questo trucco funziona solo in alcune zone e non è nemmeno detto che l’Agenzia delle Entrate accetti il riaccatastamento dell’immobile, per cui innanzitutto accertatevi che ci siano prove fisiche e concrete del degrado e delle condizioni reali della struttura.

Un’altro modo calare di molto le tasse sulla seconda casa è quello di rendere la casa inagibile.

Per farlo, dovrete leggere bene i regolamenti che cambiano di zona in zona, ma in linea di massima per dichiarare inagibile un edificio questo deve avere grandi mancanze o essere in un avanzato stato di degrado, per cui non basta solamente eliminare porte, finestre o sanitari.

L’ultimo metodo infine, decisamente estremo, è quello di abbattere la casa.

Se ad esempio ereditate un immobile da un lontano parente messo così male da non poter essere nemmeno regalato, a volte la soluzione più ovvia sembra l’abbattimento, che però comporta dei costi per cui meglio pensarci due volte prima di propendere per questa decisione.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Adblock Detected

Disabilita adblock per continuare a leggere

Refresh Page